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Inquinamento atmosferico

Inquinamento atmosferico

Inquinamento atmosferico è un termine che indica tutti gli agenti fisici (particolati), chimici e biologici che modificano le caratteristiche naturali dell'atmosfera.
È difficile definire quando si possa parlare di inquinamento atmosferico. Infatti la prima difficile è chiarire il confine tra sostanze
inquinanti e non inquinanti.
Williamson (1973) ha proposto una distinzione tra inquinante e contaminante: un contaminante è "ogni cosa che viene aggiunta all'ambiente che causa una deviazione dalla composizione geochimica media"; l'inquinante, per essere considerato tale, deve essere un contaminante responsabile di causare effetti nocivi all'ambiente, inteso in senso lato come unione delle parti naturale ed antropica.
I fenomeni di
inquinamento sono il risultato di una complessa competizione tra fattori che portano ad un accumulo degli inquinanti ed altri che invece determinano la loro rimozione e la loro diluizione in atmosfera. L'entità e le modalità di emissione (sorgenti puntiformi, diffuse, altezza di emissione, ecc.), i tempi di persistenza degli inquinanti, il grado di mescolamento dell'aria, sono alcuni dei principali fattori che producono veriazioni spazio-temporali della composizione dell'aria.
Questo è uno dei problemi maggiormente sentiti dalle popolazioni dei grandi agglomerati urbani, di cui ci si è iniziati a preoccupare solamente negli ultimi 30 anni. Dagli anni '70 infatti sono state adottate delle politiche per la riduzione degli
agenti chimici e di numerose altre sostanze particolari presenti nell'aria. Queste politiche per una maggior salvaguardia dell'ambiente hanno dato dei risultati per alcuni inquinanti come ad esempio il biossido di zolfo, il piombo e il monossido di carbonio; per altri come ad esempio il biossido di azoto, l'ozono e le PM10 non hanno portato i risultati sperati, dei quali si è scoperto solo recentemente la loro criticità per quanto riguarda la salute.

Distribuzione dell'inquinamento nel mondo

Ossidi di Zolfo

Inquinamento Industriale
Gli ossidi di zolfo, principalmente l'anidride solforosa SO2, e prodotto dalla combustione dei combustibili è sono presenti principalmente nell'atmosfera di zone industriali ed è notevolmante dannosa per la respirazione umana.
Il gas naturale non contiene zolfo e non produce questo prodotto.Il biossido di zolfo-anidride solforosa è un gas incolore dall'odore acre e pungente a temperatura ambiente derivante sia da fonti antropiche che da fonti naturali. L'origine naturale deriva principalmente dalle eruzioni vulcaniche mentre quella antropica deriva dalla combustione domestica degli impianti non metanizzati e dall'uso di combistibili liquidi e solidi nelle centrali termoelettriche. Dalla combustione di ogni materiale contenente zolfo si sviluppano l'anidride solforosa (SO2) e l'anidride solforica(SO3). La concentrazione di SO3 è generalmente inferiore a quella di SO2 ed inoltre la SO3 viene consumata dal vapore acqueo dando luogo ad acido solforico altamente corrosivo .
A causa dell'elevata solubilità in acqua l'SO2 viene assorbito facilmente dalle mucose del naso e del tratto superiore dell'apparato respiratorio; quindi solo le piccolissime quantità raggiungono la parte più profonda del polmone. L'SO2 reagisce facilmente con tutte le principali classi di biomolecole: in vitro sono state dimostrate interazioni con gli acidi nucleici, con le proteine, con i lipidi e con le altre componenti biologiche. E' stato accertato un effetto sinergico con il particolato dovuto alla capacità di quest'ultimo di veicolare l'SO2 nelle zone respiratorie più profonde del polmone. Gli ossidi di zolfo svolgono un'azione indiretta nei confronti della fascia di ozono stratosferico in quanto fungono da substrato per i clorofluorocarburi, principali responsabili del "buco" dell'ozono. Nel contempo si oppongono al fenomeno dell'effetto serra in quanto hanno la capacità di riflettere le radiazioni solari producendo un raffreddamento del pianeta. Molto importante è il loro effetto sull'acidificazione delle precipitazioni, che porta a gravi danni ai bacini idrici ed alla vegetazione. Per brevi esposizioni ad alte concentrazioni, inoltre, si manifesta uno scolorimento ed un rinsecchimento delle foglie con conseguente necrosi delle stesse. Sui metalli, sui materiali da costruzione e sulle vernici si riscontrano degli effetti corrosivi dovuti all'azione dell'acido solforico che trasforma i carbonati insolubili, presenti nei monumenti, in solfati solubili che quindi vengono trascinati via.
La maggior sorgente di anidride solforosa è il riscaldamento domestico (perciò la concentrazione di SO2 nell'aria dipende molto dalla stagione e dalla rigidità del clima), mentre appare trascurabile l'apporto dato dai mezzi di trasporto.


Ossidi di Azoto

Gli ossidi di Azoto (NOX) si formano per effetto di cause naturali, eruzioni vulcaniche, o per attività umane.
La formazione di NOX da attività umane deriva da mezzi di trasporto, attività industriali e impianti di riscaldamento.
Alla presenza del sole gli ossidi e gli idrocarburi danno origine al gas ozono(smog fotochimico).
Gli ossidi disturbano il processo di fotosintesi nelle foglie e gli acidi interaggendo con il vapore acqueo, danno origine alle piogge acide, che oltre a danneggiare gli ecosistemi forestali e il patrimonio architettonico, rendoni solubile l'alluminio iin forma ionica presente nei terreni tossico per piante e specie acquatiche.
Nell'ottica dell'ecosistema mondiale le logiche locali di allontanamento o ciminiere molto alte perchè la caratteristica delle piogge acide e di cadere anche a migliaia di chilometri dal luogo di emissione
Esistono diverse specie chimiche di ossidi di azoto (NOx) ma solamente due sono di interesse dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico: il monossido di azoto (NO) e il biossido di azoto (NO2).
Il monossido, NO, è un gas incolore e inodore; contrariamente al monossido di carbonio, questo non è particolarmente tossico. Infatti, il monossido d'azoto viene prodotto (in piccole quantità) in alcune aree dell'organismo. Il cervello lo usa per trasmettere impulsi nervosi, il sistema immunitario per uccidere i batteri che cattura. Quando questa sostanza avvolge i muscoli che fasciano le arterie essi si rilassano, aprendo i vasi: di conseguenza nel 1992 furono svolti studi atti a valutare il potere curativo di NO nei confronti dell'impotenza maschile.
Il biossido di azoto, NO2, ha invece un colore rosso-bruno e un odore pungente e soffocante che viene percepito olfattivamente a concentrazioni comprese tra 200 e 410 µg/m³. Contrariamente al biossido di carbonio (o anidride carbonica), NO2 è decisamente tossico.

L'anidride carbonica CO2

L'anidride carbonica CO2 costituisce il risultato della combustione completa del carbonio contenuto nel combustibile, per la massima resa dovrebbe essere il più alto possibile.
Non è un'inquinante ma e il responsabile dell'effetto serra che ha effetto negativo sul clima con il graduale aumento della temperatura del pianeta.
L'ossido di carbonio CO è il risultato di una combusstione incompleta dovuta ad un'insufficienza di aria nella combustione.
E' un prodotto tossico e la sua concentrazione è elevata in zone con intensa circolazione e un numero elevato di impianti di riscaldamento

Composti organici volatili e polveri

I composti organici volatili sono sopratutto composti da idrocarburi imcombusti mentre le polveri più o menio fini, che derivano dalla combustione sono particelle solide incombuste carbonio, catrame,ceneri e sostanze minerali.queste polveri se sono molto fini, meno di 3 micron, sono inalabili .
L'eccessiva inalazione produce fenomeni cronici a carico delle vie respiratorie.

Cosa è possibile fare

Ognuno di noi può dare qualcosa per ridurre queste sostanze senza dover perdere il proprio benessere e senza dover fare grandi investimenti, ma anche con piccoli interventi che permettono un risparmio energetico e allo stesso ridurre le emissioni inquinanti

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