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Risparmio energetico riiscaldamento
Il fabbiisogno energetico per il riscaldamento invernale di un edificio dipende da vari fattori: climatici, dalle caratteristiche architettoniche e termiche del'involucro e dalla tipologia dell'impianto termico.
l patrimonio edilizio italiano è costituito in grande prevalenza da edifici che sono stati costruiti in varie tipologie secondo le epoche
con involucri inefficienti e impianti critici, ma proprio dal risanamento di questo parco edilizio ci si aspetta di ottenere una diminuzione sostanziale dell'energia consumata nel settore civile
Fabbisogno di energia città di Roma
Per la città di Roma per esempio gli edifici costruiti prima del 1919 hanno un fabbisogno energetico di 108 KWhmq anno poi abbiamo una omogeneità dal 1919 al 1971 di 98 KWhmq anno.
Infine dagli anni 70 in conseguenza con le prime Norme sul Risparmio Energetico su nota un miglioramento, dal 1991 con la Legge 10 i consumi si ridicono alla metà.
Dallo schema si nota che le abitazioni precedenti agli anni 70 sono il 60% del totale con oltre il 70% dei consumi
Le stime economiche per effettuare interventi di riqualificazione dell'involucro edilizio necessitano di tempi di ritorno piuttosto lunghi circa 30 anni da scoraggiare tali investimenti da parte di un privato anche avendo una riduzione dei consumi del 76%. Se i costi per effettuare interventi sull' iinvolucro edilizio per ridurre il fabbisogo energetico sono elevati è comumque possibile ridurre i consumi intervenendo sugli impianti.
Rendimento degli impianti
La maggior parte dei condomini in Italia usa il Gas metano per il riscaldamento invernale e questi impianti sono a radiatori dal grafico precedente il 64% delle abitazioni sono precedenti alla prima crisi energetica e gli impianti sono nati per funzionare ad alta temperatura, perchè i costi del petrolio dell'epoca erano bassi
Si può notare che il fabbisogno è inferiore nelle costruzioni costruite dal 1972 in poi si riduce di molto se confrontato le costruzioni costruite pirma del 1919 e il 1971 mentre le differenze sono del 3% .
Facendo una media generale il rendimento è di circa il 71 % per gli impanti centralizzati della città di Roma che sono il 50% delle abitazioni
Comunque e possobile ridurre i consumi installando apparecchi con alta efficenza energetica assieme a un sistema di regolazione della temperatura ambiente ( valvole termostatiche).
Le installando valvole termostatiche permette un rapido rientro economico dell'investimento con un risparmio del 10% della spesa di riscaldamento questo valore aumenta installando un sistema di contabilizzazione del calore perchè gli utenti utilizzano il riscaldamento secondo le loro effettive esigenge.
Qundi per ridurre i consumi l'intervento più economico e sostituire l'attuale caldaia con un apparecchio con maggiore efficenza energetica con un intervento economico con un ritorno economico a medio termine.
Nella tabella sottostante soni stati presi in esame i vari sistemi patrendo dal presupposto del rendimento di una caldaia condominiale standard che è la maggior parte degli apparecchi installati nei condomini con un rendimento pari al rendimento medio della tabella precedente con un consumo pari al 100%.
Sono stati presi in esame sia sistemi a metano che elettrici a pompa di calore, ma quest'ultimi sono in grado di assicurare ina temperatura dell'acqua in uscita a 45° a temperature più basse l'efficienza della pompa di calore diminuisce, a temperature più alte aumenta, questi sistemi sono perfettamente validi per impianti con riscaldamento a basse temperatura ( impianti con riscaldamento a pavimento), mentre la maggior parte dei condomini ha impianti a radiatori, allo stesso modo il rendimento della caldaia a condensazione e stato calcolato per un impiato a radiatorise la stessa funzionasse con impianti a bassa temperatura la spesa si ridurrebbe al 68%
La migliore efficenza energetica è data dalla pompa di calore a gas ad assorbimento con una riduzione di spesa notevole nei confronti di una caldaia standard
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